Maurizio Cinus: l’Olanda del grande calcio con la Sardegna nel cuore

Succede che Maurizio Cinus risulti essere l’intervista più cliccata dello scorso anno. Succede che le persone che nei mesi hanno scritto alla pagina di Sportisola per sapere dove fosse finito il talento calasettano, si sono moltiplicate pian piano. Succede che Maurizio è uno di quei ragazzi a cui umanamente si finisce per legarsi, perché l’onestà, ma anche la fragilità e assieme la forza e la speranza che esprime, crei un bel mix. Con Maurizio ci scriviamo nei mesi successivi alla fine della sua avventura in Sardegna. Ha deciso di andare all’estero, ma è restio a parlare, perché non è un momento semplice da gestire. Il distacco, il fare i conti con scelte che possono apparire più grandi di ciò che sono, la novità, le aspettative e le delusioni, non lo rendono tranquillo.

Questa settimana Cinus mi scrive, e questo è il racconto sincero e a mio parere profondo quanto basta, per comprendere quanto spesso lo sport non sia solo luce riflessa o un momento magico, e soprattutto quanto non sia facile emergere, quando la concorrenza si rivela spietata e le società talvolta abbiano più scrupoli verso sé stessi che verso gli atleti. Maurizio oggi è un punto di riferimento per l’RSKV Minor in Olanda e da qui scegliamo di tornare indietro e raccontare questo viaggio lungo ormai sette mesi:

“All’inizio di tutto questo viaggio non vedevo l’ora di partire, ho rifiutato alcune squadre, per dar vita a questa esperienza. Arrivato qui ci sono stati degli intoppi, tra tante cose che mi sono state dette e che alla fine non erano del tutto vere. Ho fatto un mese in 3ste national in Belgio, una bellissima categoria. I miei primi allenamenti sono stato difficili, soprattutto per una questione legata all’integrazione rispetto al livello tecnico molto elevato. Dopo un paio di allenamenti sono riuscito ad integrarmi. Giocando la prima amichevole in Olanda, una partita stupenda in cui nei primi 35 minuti avevamo già segnato tre reti, vengo strattonato al braccio destro da dietro in un’azione in cui perdiamo palla. Mi creda, mi è caduto il mondo addosso”

Non aveva ancora firmato?

“No, infatti vengo portato con l’ambulanza in ospedale e lo stop di un mese mi fa terminare anzitempo l’esperienza con Eendracht Termien, anche se avevo subito un infortunio che già avevo subito e recuperato in non più di una settimana”

Il suo agente come ha gestito la situazione ?

“Mancavano due giorni alla chiusura del mercato, io ho insistito per restare perché non volevo tornare in Sardegna e ho accettato di scendere di una categoria, al Bregel. È stata un’esperienza interessante di qualche mese”

Poi decide di spostarsi in Olanda.

“Si, volevo cambiare area e l’Eerste Klasse, che è una sorta di serie D italiana, mi ha accolto tra le sue braccia, nelle fila del Rksv Minor. Mi piace molto giocare qui perché ci sono molti giovani davvero forti, che erano in altre categorie, ma non erano soddisfatti del minutaggio. Sono felice del fatto di non aver mollato alle prime difficoltà e di essere qui a giocarmela. La mia famiglia e gli amici ovviamente in tutto questo periodo, mi sono stati molto vicini”

Quanto è stato difficile optare per un temporaneo addio alla Sardegna.

“Non è facile stare lontano dalla propria terra, soprattutto per la temperatura e il clima di questo paese, che non mi fanno sentire pienamente a casa. Mi manca la Sardegna, ma sono del parere che bisogna esplorare ogni ambito calcistico e ogni opportunità che esso offre. Qui il calcio è molto differente. Si lavora molto per migliorare la tecnica. Gli allenamenti sono basati soprattutto su quello”

Le manca il calcio sardo e se lo sta seguendo, cosa sta seguendo con interesse.

“Mi manca tantissimo. Giocare all’estero non significa che rispetto ad eventuali proposte dall’Isola, io tenga la porta chiusa. Anzi, per me il calcio sardo è unico. Se parliamo di interesse e per le dinamiche e gli amici che giocano lì, le dico certamente il COS, il Carbonia e l’Iglesias in Eccellenza, poi Villasimius, Castiadas in Promozione e tante altre. Rispetto ad altre stagioni, mi sta piacendo molto più di altri anni. Quest’anno secondo me queste categorie risultano essere molto più competitive”

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