A SA RASSA JIRI HUBALEK

Parliamo del presente, perché il passato di Jiri Hubalek lo conosciamo tutti (se qualcuno ha necessità di ripetizioni o approfondimenti, si rechi festante a Sennori e lo guardi giocare, e poi a fine partita si avvicini altrettanto festante a chiedere Jiri mi racconti di quando hai deciso di portare il tuo basket stupendo in giro per il mondo?. Lui si imbarazzerà, ma forse vi offrirà una giocata del suo repertorio per farvi capire di cosa sia ancora capace). 

Quindi, parliamo del presente di Hubalek e torniamo a Versailles, pardon, a Sennori. Dico Versailles perché a corte nel ‘700 Luigi XIV organizzava delle feste incredibili. Un po’ quelle che la Pallacanestro Sennori organizza ogni gara in casa e nelle quali le danze sul parquet di Jiri sono riconoscibilissime, oltre che cliccatissime sui social. Danze sul parquet da 30 punti a partita, che hanno portato la squadra (dove ti ritrovi di fianco pezzi da 90 come Merella, Pisano, Piras, Cordedda solo per dirne alcuni) al primo posto della classifica di serie C unica, in attesa del recupero della Ferrini e trasformando il campionato di questa stagione in una battaglia assolutamente spettacolare, nella quale Jiri è uno degli assoluti protagonisti.

Sennori è riuscita ad agganciare Ferrini in vetta alla classifica. Quanto lavoro c’è stato dietro questa piccola impresa?

Il lavoro dietro è enorme, e me ne sto accorgendo sempre di più, mentre mi addentro nella realtà sennorese. Lo zoccolo duro della squadra è insieme oramai da anni e ha dimostrato nelle varie annate di poter tenere il passo nelle varie categorie affrontate. Dopo la vittoria, lo scorso anno, della Serie D regionale, il mister era sicuro di poter far bene anche in una categoria importante come la Serie C. Così la società ha deciso di fare il grande salto e approdare nella massima categoria regionale con l’intento di continuare la crescita.

Ph: Marongiu

⁠⁠Arrivati ormai quasi alla fine della prima fase, pensi che la lotta sarà fra voi due (Ferrini e Sennori) o ci sono altre squadre che temete?

Non temiamo nessuno e rispettiamo tutti. Ogni partita ci ha dimostrato che la voglia di giocarsela fino alla fine di tutte le squadre è tanta.

Posso chiederle perché ad un certo punto della carriera hai scelto di tornare a giocare in serie C?

Dopo aver lasciato la serie A, in questi anni ho incontrato tanti ragazzi in Sardegna di tutte la età con la passione per il basket. Ad un certo punto, a Sennori, ho capito che volevo condividere dei bei momenti, giocando con assieme con alcuni di loro.

Ph: Marongiu

Sennori riempie il palazzetto e sogna la B con te. Questa cosa la senti come una grande responsabilità?

A Sa Rassa, che significa alla grande in sennorese! Saluto e ringrazio tutti quelli che vengono a vederci e sono sempre più persone che si divertono tutti insieme con noi. Credo che le responsabilità sono altre e la sfida è personale e si cerca di fare meglio settimana dopo settimana. Consiglio a tutti di guardare le gare live su Internet con la telecronaca di Fabrizio Cresci, un talento che cresce anche nella cronaca delle partite e che ci dà l’opportunità di essere visti in tutto il mondo.